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Come combattiamo il glaucoma in Nigeria

La difficile lotta contro "il ladro silenzioso della vista".

In Nigeria un progetto supportato da Sightsavers sta formando un team di chirurghi oculistici su nuovi metodi per trattare le persone con il glaucoma.

Il glaucoma si forma quando la pressione sanguigna fa accumulare all’interno dell’occhio del liquido. La presenza di questo liquido può danneggiare il nervo ottico che collega l’occhio al cervello: se non viene curato in tempo, il glaucoma può causare cecità irreversibile. Si stima che 4.5 milioni di persone nel mondo siano cieche a causa del glaucoma ed è diventato la terza causa di cecità nel mondo.

La formazione nell’ambito del progetto Keep Sight avvenuta a gennaio di quest’anno, ha riguardato nuovi metodi per trattare i pazienti affetti da glaucoma, inclusi nuovi modi per migliorare le abilità dei chirurghi nella trabeculectomia, una procedura chirurgica per contrastare il glaucoma. La formazione ha compreso dimostrazioni e sessioni pratiche presso l’ospedale di formazione dell’Università di Abuja, la capitale della Nigeria. Un team guidato dal professor Abdulkabir Ayanniyi e dalla dott.ssa Adunola Ogunro ha operato quattro pazienti a cui era stato diagnosticato il glaucoma.

Uno degli oftalmologi che hanno partecipato al corso è il dottor Ejayo Ume. “A causa della natura della malattia, il glaucoma lo definiamo ‘il ladro silenzioso della vista’, perchè la maggior parte dei pazienti arriva quando la malattia ha raggiunto uno stadio molto avanzato” ci racconta. “Il glaucoma provoca danni irreversibili al nervo ottico. Una volta che si è verificato il danno non possiamo fare più nulla. Quindi l’intervento che effetuiamo su questi pazienti è solo per migliorare di poco la vista che rimane, in modo che possano essere minimamente indipendenti”.

Keep Sight logo.


Il progetto Keep Sight lanciato nel 2019 ha come obiettivo il trattamento e la prevenzione del glaucoma in Nigeria e India. È finanziato da Allergan ed è gestito in collaborazione con l'Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità (IAPB).

I medici durante la formazione eseguono interventi chirurgici agli occhi di un paziente affetto da glaucoma.

“In questa parte del mondo purtroppo le persone non sono abituate a controlli di prevenzione“, ci racconta il Prof Ayanniyi. “Quindi è molto, molto difficile diagnosticare il glaucoma in tempo, tranne che in pochi casi di persone che hanno avuti casi in famiglia o quando vengono sottoposte ad un controllo della vista nelle strutture oculistiche. Nelle prime fasi della malattia la maggior parte dei pazienti non ha sintomi, quindi è ancora più difficile diagnosticare questo distrubo che può portare alla cecità irreversibile.”

Uno dei pazienti a ricevere l’intervento chirurgico per il glaucoma durante la formazione dei chirurghi è Ubalaka Chris. Lui ha 54 anni e vive a Abuja, ha un problema alla vista dal 2009. “Sono felice di potermi sottoporre all’intervento chirurgico perché almeno ridurrà parte del problema che ho agli occhi” dice. “Da quello che mi è stato detto dopo l’intervento sarò in grado di gestire il problema da solo”.

L’operazione di Ubalaka è anche un incoraggiato altri membri della sua famiglia a farsi sottoporre ad uno screening agli occhi. “Ho chiamato uno dei miei cugini che mi ha informato che anche lui aveva il glaucoma. Quando l’ho chiamato e gli ho detto che stavo per essere operato, mi ha detto che aveva il mio stesso problema e che anche lui si sarebbe sottoposto all’intervento.”

Un'infermiera accompagna Ubalaka Chris fuori dalla sala operatoria.

La dott.ssa Fatima Kyari è una delle formatrici del progetto Keep Sight ed è un’oculista che ha dedicato la sua ricerca di dottorato al glaucoma. Quando l’abbiamo intervistata ha sottolineato l’importanza dei controlli a tutti i membri della famiglia delle persone che soffrono di glaucoma. “Se una persona ha il glaucoma, c’è un alto rischio che i suoi genitori, fratelli o figli possano essere colpiti a loro volta” dice. “Quindi qualsiasi persona che ha il glaucoma dovrebbe incoraggiare i parenti a sottoporsi ad uno screening oculistico. I pazienti non capiscono di avere la malattia poiché i sintomi non compaiono subito. Quindi spesso la diagnosi arriva troppo tardi. I farmaci sono costosi e le persone non si sottopongono facilmente ad un intervento chirurgico. A differenza di altre condizioni come la cataratta, il glaucoma è diverso: dopo l’intervento di cataratta, il paziente si sveglia il giorno successivo ed è tornato a vedere. Ma per il glaucoma purtroppo non è così.”

Il professor Ayanniyi spiega che per migliorare la consapevolezza sul glaucoma, c’è bisogno del sostegno del governo, delle organizzazioni non governative e delle comunità per poter far comprendere alle persone che prima verranno sottoposte ad uno screening e meglio sarà. “È possibile che chi è affetto da glaucoma abbia una vista quasi normale per tutta la vita”, ci dice il professor Ayanniyi . “Se contuiamo con questo lavoro, il glaucoma non sarà più una condizione che porta alla cecità. Riesco ad immaginare un mondo in cui il glaucoma non sarà più causa di cecità.”

"Con una maggiore educazione e consapevolezza sulla salute, i pazienti si fideranno di più di noi e vorranno farsi curare".

Dottoressa Fatima Kyari

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