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Sightsavers stories

Combattiamo il tracoma in Turkana grazie a voi!

Nel video che vedete qui sopra vogliamo portarvi in Turkana, Kenya, a vedere il lavoro che facciamo per eliminare per sempre il tracoma, una terribile infezione agli occhi che porta alla cecità.

In una regione remota del Turkana, nel nord del Kenya, il nostro team di infermieri e chirurghi si sta preparando per effettuare le operazioni agli occhi alle persone colpite dal tracoma, improvvisando una sala operatoria in mezzo al deserto con tanto di letti pieghevoli e attrezzature sterili.

L’ambiente secco e isolato è l’ideale per la diffusione del tracoma. “Le persone che vivono in zone periferiche del paese non possono accedere all’assistenza sanitaria, non possono accedere all’acqua” , spiega Edwin Simiyu, il nostro chirurgo specializzato in tracoma . E lo stile di vita dei residenti del Turkana rende estremamente difficile raggiungere le persone e curarle. “I pastori si spostano da un luogo all’altro e il loro bestiame è la priorità perché per loro è l’unico sostentamento”.

Una famiglia distrutta dal tracoma

La soluzione è lavorare con i volontari delle comunità colpite che sono stati formati da Sightsavers per visitare ogni casa nella loro zona ed esaminare le persone colpite dalla forma più avanzata del tracoma.

Fortunatamente tutti i pazienti che dovevano essere operati si sono presentati, molti di loro dopo aver camminato per diversi chilometri, accompagnati dai volontari di comunità che ci hanno aiutato ad identificarli.

James, uno dei nostri volontari di comunità, arriva al campo con Ipo e la sua famiglia. Tutti quanti sono stati colpiti dal tracoma.

Sì, incredibilmente ogni donna adulta della loro fattoria, Ipo, sua sorella Amoni, sua zia Ing’oya e sua madre Akai, aveva bisogno di un intervento chirurgico per correggere gli effetti a lungo termine causati dal tracoma.

 

james visita akai
Il nostro volontario James durante la visita ad Akai.

"Quando i tuoi occhi sono malati, non puoi fare nulla.”

Ipo riusciva a mala pena a gestire i lavori domestici, ma era chiaramente in difficoltà. “Questo occhio malato mi causa molti problemi“, racconta Ipo. “A volte diventa così doloroso. Quando i tuoi occhi sono malati, non puoi fare nulla”.

Ipo era preoccupata per l’operazione, ma sapeva fin troppo bene cosa succede quando la malattia non viene curata. “Quando mia madre si è ammalata, la gente ha detto che era stata stregata, che non era un problema per l’ospedale. Quindi l’hanno ignorato e questo ha portato mia madre alla cecità“.

La madre di Ipo, Akai, ha sofferto per la maggior parte della sua vita adulta – ricorda che i suoi figli l’hanno aiutata a pulire gli occhi quando erano piccoli. Quando sono cresciuti e la sua vista è peggiorata, erano soliti guidarla in giro. Poi, nel periodo in cui Ipo si è sposata, Akai ha perso completamente la vista. “

Vivere in queste condizioni mi rende triste. Non posso fare nulla per me stessa“. dice Akai. I suoi occhi sono bianco latte per via delle cicatrici corneali, a dimostrazione del fatto che la chirurgia non l’aiuterà a vedere di nuovo. Ma allevierà il suo dolore.

Dopo cinque ore i chirurghi finalmente sono emersi, dopo tanto tempo accovacciati sui pazienti. Sono esausti ma soddisfatti di come sono andate le operazioni. In meno di un’ora la sala operatoria provvisoria viene smontata e riposta nel furgone.

Il tuo aiuto fa la differenza nella lotta al tracoma

Il giorno seguente il team chirurgico ha rimosso le bende e pulito le ferite, e Ipo era tutta sorrisi: “Non sento alcun dolore. Non ci sono più punture. Posso vedere! Posso vedere molto lontano. C’è molta differenza“. Ha esclamato. “Sono molto grata e prego Dio di benedire queste persone. Sono entrati nella mia vita e mi hanno trovato sofferente in questa condizione. Mi hanno aiutato”.

Anche Akai era ottimista “Mi sento felice ora che il dolore ai miei occhi e scomparso. Il mio cuore è felice da quando i miei figli sono stati curati e si sentono meglio”.

E’ proprio in questa occasione abbiamo incontrato anche il piccolo Ebony, un bellissimo bambino di un anno, nipote di Akai. Uno dei nostri dottori ha subito notato che il bambino aveva gli occhi gonfi e lacrimava.

Ebony sta sviluppando i primi segni del tracoma. Fortunatamente i nostri medici hanno individuato il problema in tempo ed è ancora possibile prevenire ogni danno.

Se diagnosticato in tempo, infatti, il tracoma può essere facilmente curato con un ciclo di antibiotici, una cura apparentemente semplice ma difficile da reperire in zone così remote del Kenya.

Tu puoi aiutare Ebony e salvarlo dal tracoma e dalla cecità.

Tanti bambini come lui hanno bisogno del tuo aiuto, solo tu puoi fare la differenza tra il buio e la luce per loro. DONA ADESSO!

ebony in braccio a sua madre
ebony in braccio a sua madre

Salva Ebony dal tracoma prima che sia troppo tardi per lui.

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