Happy, una vita da salvare

Ovunque ci sia il tracoma, esistono storie di dolore e sofferenza estrema.

Come quella di Happy, una bella bambina di sei anni che vive in un piccolo e povero villaggio dell’Uganda. Lei soffre di trichiasi a tutti e due gli occhi, la forma più grave di tracoma, da quando ha sei mesi.

Da allora per lei non c’è un giorno di tregua: i suoi occhi sono una fonte di tormento e tortura che si ripete ad ogni battito di ciglia. Passa le sue giornate con la testa abbassata per non incontrare la luce del sole che aumenta il suo dolore, rischiando di farsi male camminando.

Gli occhi perennemente arrossati e pieni di lacrime le impediscono di fare qualsiasi cosa: andare a scuola, studiare, giocare con gli amici.

Fosca, la sua mamma, è costretta a vedere la piccola Happy infelice e piena di dolore in ogni momento della sua giornata.

È molto affettuosa con lei e la tiene sempre con sé, ma sa benissimo che Happy continuerà a peggiorare e, se non riceverà l’aiuto necessario, diventerà completamente cieca.

Racconta mamma Fosca: “Happy ha molte difficoltà a vedere le cose. Nei momenti in cui Happy prova più dolore lacrima molto e io continuo a lavarle il viso con acqua calda. Sono triste perché temo che possa diventare cieca per sempre”.