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Lettere dal Malawi

Ascolta in prima persona le storie delle persone la cui vita è cambiata ora che il tracoma è stato eliminato nel paese.

Nel settembre 2022, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che il tracoma è stato eliminato come problema di salute pubblica in Malawi.

Per celebrare questo risultato storico, gli studenti di un doposcuola nel centro del Malawi hanno scritto delle lettere ad alcune delle persone che hanno contribuito a combattere il tracoma nella loro comunità.

Alla fine di ogni lettera, hanno chiesto ai destinatari di scrivere altre lettere o inviare messaggi a qualcuno che li aveva ispirati nella lotta per sconfiggere questa malattia che porta alla cecità.

Guarda il nostro video per saperne di più sull'iniziativa e vedere gli autori che leggono le loro lettere.

Students from the club gather round a desk and talk. They're wearing their bright blue uniforms.

Gli studenti del doposcuola

I ragazzi del dopo scuola di Salima hanno un’età compresa tra i 13 e i 16 anni. Il gruppo si riunisce una volta alla settimana per imparare nuove abilità, inclusa l’importanza di lavarsi bene le mani e il viso per prevenire la diffusione di malattie come il tracoma.

“Abbiamo imparato come prevenire il tracoma e come possiamo combatterlo”, afferma Nathan, uno dei membri del gruppo. “Possiamo sconfiggerlo lavandoci le mani e il viso. Sono così contento che il tracoma sia stato eliminato.”

Grace, un’altra studentessa, condivide la sua gioia per l’eliminazione del tracoma e le sue speranze per il futuro, e ci racconta: “Sono così felice che il tracoma sia scomparso dal Malawi. Da grande voglio fare l’infermiera per poter aiutare le persone malate”.

Gli studenti si sono divisi in tre gruppi per scrivere lettere a Gladys, un tecnico clinico oftalmico, Gervazio, assistente alla sorveglianza sanitaria, e Senior Chief Maganga, il capo del villaggio.

"Siamo felici che il tracoma sia scomparso dal Malawi e vogliamo condividere la buona notizia con il mondo".

La lettera degli studenti a Gervazio

Gladys sits at her desk.

Gladys Ntwana, tecnico clinico oftalmico

Gladys è stata una dei tre chirurghi che a Salima hanno eseguito le operazioni di trichiasi, lo stadio più avanzato del tracoma, durante il programma di eliminazione del tracoma supportato da Sightsavers.

Gladys ha deciso di lavorare nel campo della medicina sin da piccola, grazie all’esempio della nonna che era un’infermiera e l’ha incoraggiata a studiare e a lavorare nel campo medico.

“Sono un tecnico clinico oftalmico da otto anni. Mi sono specializzata in cure per la salute degli occhi dopo aver visto com’è precaria la situazione qui negli ospedali. È grazie alla passione e all’amore che provo per questa specialità che oggi sono qui”, ci racconta Gladys.

Dal 2016, Gladys ha effettuato circa 125 operazioni di trichiasi. “Sono felice che il tracoma sia stato eliminato in Malawi. Mi sento soddisfatta e anche fiduciosa. Abbiamo lavorato molto duramente per l’eliminazione di questa malattia e raggiunto l’obiettivo più alto. Mi sento come se avessi davvero avuto un ruolo importante nel raggiungere questo traguardo”.

Per la sua lettera Gladys ha scritto alla comunità di Salima dove ha lavorato come chirurgo del tracoma.

“Vorrei darvi una buona notizia. Il tracoma è stato eliminato, qui a Salima. Ne siamo molto contenti”.

La lettera di Gladys alla comunità di Salima

Achiwa smiles outside her home.

Achiwa, ex paziente affetta da tracoma

Achiwa è una nonna e una bisnonna di 82 anni ed è un membro della comunità di Salima a cui Gladys ha scelto di scrivere. Per guadagnarsi da vivere coltiva mais e tesse stuoie. Lei sa fin troppo bene cosa significhi che il tracoma sia stato eliminato nel suo paese, poiché ha sperimentato il dolore del tracoma avanzato per molti anni.

“Mi facevano male gli occhi e mi sembrava come se avessi la sabbia dentro. All’inizio in ospedale mi hanno dato delle gocce per gli occhi. Poi qualcuno mi ha detto che dovevo comprare delle lamette da barba per tagliarmi le ciglia”, spiega Achiwa.

Radersi le ciglia ha aiutato per un breve periodo, ma in un mese le ciglia sono ricresciute e hanno continuato a grattare la sua cornea. Durante questo periodo, Achiwa ha fatto affidamento su sua nipote, Zainabu, per aiutarla a cucinare, coltivare il mais e guadagnarsi da vivere. Durante una visita di sensibilizzazione, un’assistente di riabilitazione comunitaria ha identificato il suo problema agli occhi come tracoma. L’assistente Mariam ha incoraggiato Achiwa ad andare in ospedale per un intervento chirurgico.

“Mi sono venuti a prendere in ambulanza. Siamo andati in ospedale e mi hanno operato. Quella stessa sera mi hanno riportata proprio qui a casa mia”, racconta Achiwa. “La prima cosa che ho visto una volta che mi sono ripresa dall’intervento è stata la mia casa con le persone sedute alla porta e mio marito. La mia gioia è stata raccontare a mio marito che ora i miei occhi possono vedere”.

Il messaggio di Achiwa è per Mariam, l’assistente di riabilitazione della comunità che l’ha incoraggiata a farsi curare.

“Mariam, tu mi hai restituito la vita. Ora posso vedere bene, sono in grado di lavorare di nuovo. Grazie molte!"

Il messaggio di Achiwa per Mariam

Chief Maganga wears a red hat and smart clothes in his village.

Maganga, Capo Villaggio

Il programma di eliminazione del tracoma ha lavorato a stretto contatto con i capi villaggio come Maganga per aiutare a informare le comunità sui pericoli del tracoma, come prevenirlo e come incoraggiare le persone ad andare in una struttura sanitaria appena avessero il timore di aver contratto la malattia.

“Come capo villaggio sono anche un punto di riferimento per la comunità “, spiega Maganga. “Quello che posso dire è che i membri della comunità nella mia zona devono prendersi cura di se stessi”, continua. “Devono cercare di essere puliti perché alcune di queste malattie si trasmettono perché manca la pulizia. Quindi una volta che osserveremo questa semplice regola, la nostra vita sarà diversa. Il mio sogno è quello di vedere le persone in Malawi vivere una vita sana. Quindi il mio messaggio ai miei colleghi e alla mia comunità è: lavoriamo mano nella mano in modo da poter vivere una vita sana”.

Il capo villaggio Maganga ha scelto di scrivere la sua lettera alla sua comunità e all’ufficio sanitario del distretto di Salima, per incoraggiarli a continuare a seguire le misure igienico-sanitarie che impediranno il ritorno della malattia.

“Il mio messaggio ai miei colleghi capi, ai leader tradizionali e alla mia comunità è: lavoriamo mano nella mano, in modo da poter vivere una vita sana”.

La lettera del Capo Villaggio Maganga alla comunità

Francis stands in front of his blackboard in the classroom, smiling broadly.

Francis, Preside di una scuola

Francis è il preside di una scuola elementare a Salima, in Malawi. È insegnante da sette anni.

“La missione della nostra scuola è insegnare ad avere una vita sostenibile”, afferma. “Vogliamo andare oltre il nostro ruolo di insegnanti: vorremmo che le regole che insegniamo vengano poi applicate nella vita di tutti giorni, anche fuori da scuola. La mia speranza per gli studenti è che un giorno diventino pionieri nella lotta contro un focolaio di malattie che possono colpire le persone.

Spero che la conoscenza che hanno acquisito oggi, la utilizzeranno in futuro. Per i bambini l’eliminazione del tracoma è una festa. Se una malattia è scomparsa, significa che loro cresceranno senza la paura di potersi ammalare. Potranno essere liberi di giocare e vivere la loro infanzia come meritano”.

"Vi invito, Eccellenza, a festeggiare con tutti i Malawiani e a condividere la buona notizia".

La lettera di Francis al Presidente del Malawi

Bright looks into the camera.

Bright Chiwaula, Direttore di Sightsavers in Malawi

Bright è stato coinvolto nel programma di eliminazione del tracoma in Malawi sin dall’inizio nel 2014.

“Sightsavers ha avuto un ruolo determinante per raggiungere l’obiettivo”, afferma. “Loro hanno fornito le linee guida e l’assistenza tecnica nell’attuazione della strategia SAFE (chirurgia, antibiotici, pulizia del viso, igiene dell’ambiente) che era piuttosto importante perché richiedeva molti controlli. E sono stati anche fondamentali in termini di monitoraggio e valutazione, assicurandoci che il programma stesse andando bene. Senza di loro questo programma non avrebbe potuto essere realizzato.

Per noi raggiungere questo traguardo non è stato facile e ci sono state tante sfide”, continua. “C’erano persone nelle comunità che rifiutavano l’intervento chirurgico per paura o per credenze diverse. Ma ci siamo assicurati di sensibilizzare le comunità e di utilizzare le strutture locali, i capi villaggio e persino i membri della comunità, le persone che hanno beneficiato degli interventi chirurgici, per convincere gli altri.

Sono molto emozionato e orgoglioso di quello che abbiamo fatto. Quando abbiamo iniziato non eravamo sicuri di farcela, ma ora abbiamo raggiunto il traguardo. Significa molto per me, soprattutto come direttore nazionale di Sightsavers. Significa che abbiamo offerto il tipo di guida che serviva per sostenere il Ministero della salute e le nostre comunità”.


Immagini © Sightsavers/Alyssa Marriner e Sightsavers/Thoko Chikondi

“Sono felice che le generazioni future non soffrano di tracoma nel mio Paese. Voglio condividere questa buona notizia con il mondo”.

La lettera di Bright a Glenda in Zambia

"Per le generazioni che verranno, gli studenti come me potranno crescere liberi dalla minaccia del tracoma."

Grace, studentessa del doposcuola

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